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Ransomware - le considerazioni degli esperti

Cosa è un ransomware

Un ransomware è un tipo di malware che crittografa i file dell'utente e richiede un riscatto per decrittarli. Di solito viene distribuito attraverso email di phishing o exploit di vulnerabilità del software. Una volta installato sul sistema, il malware inizia a criptare i file personali dell'utente, rendendoli inaccessibili. Viene quindi visualizzato un messaggio che richiede un pagamento in cambio della chiave di decrittazione. Se non viene pagato il riscatto entro un determinato periodo di tempo, i file potrebbero essere persi per sempre. È importante notare che non ci sono garanzie che i file verranno decrittati anche se il riscatto viene pagato.

Impatto di un ransomware

L'impatto del ransomware può essere significativo per le vittime, sia a livello personale che aziendale. A livello personale, i file personali come foto, video e documenti importanti possono essere crittografati e resi inaccessibili, causando una grande perdita per l'utente. Inoltre, il pagamento del riscatto può essere economicamente gravoso per le vittime individuali. A livello aziendale, l'impatto può essere ancora più significativo. I ransomware possono crittografare i file importanti dell'azienda, causando interruzioni delle operazioni e perdite finanziarie. In alcuni casi, le aziende sono costrette a pagare il riscatto per evitare ulteriori perdite, ma questo non garantisce che i file verranno decrittografati. Inoltre, le aziende colpite possono subire danni alla reputazione e alla fiducia dei clienti, soprattutto se i loro dati personali vengono compromessi. In generale, il ransomware può causare interruzioni delle operazioni e perdite finanziarie significative, oltre a danni alla reputazione e alla fiducia del cliente. È importante che le aziende e gli utenti individuali prendano precauzioni per proteggersi dalle minacce di ransomware, come l'utilizzo di software di sicurezza aggiornati e la formazione degli utenti per riconoscere e evitare le email di phishing..

Come si diffonde un ransomware

Il ransomware viene diffuso principalmente attraverso email di phishing o exploit di vulnerabilità del software. Le email di phishing possono presentarsi come messaggi legittimi da parte di banche, aziende o organizzazioni governative e invitare gli utenti a cliccare su un link o allegato che installa il malware sul loro sistema. Gli exploit di vulnerabilità del software sfruttano le debolezze in programmi non aggiornati per installare il ransomware. Inoltre, il ransomware può essere diffuso attraverso file peer-to-peer o siti web compromessi, o attraverso l'utilizzo di software gratuito o di terze parti che vengono forniti con malware incorporato.
Una volta installato sul sistema, il malware può diffondersi ai file condivisi sulla rete o ai dispositivi connessi al sistema compromesso, espandendo ulteriormente la diffusione del ransomware. È importante che gli utenti e le aziende prendano precauzioni per proteggersi dalle minacce di ransomware, utilizzando software di sicurezza aggiornati e formando gli utenti per riconoscere e evitare le email di phishing.

Perché i tentativi di protezione contro il ransomware tramite i firewall legacy sono inefficaci?

I firewall legacy (vecchie versioni) possono essere inefficaci contro il ransomware perché essi si concentrano principalmente sulla protezione dei confini della rete e non sulla protezione degli endpoint. Il firewall legacy è progettato per filtrare il traffico in ingresso e in uscita e per impedire l'accesso non autorizzato alla rete. Tuttavia, una volta che il ransomware è stato eseguito su un sistema, esso può crittografare i file e diffondersi all'interno della rete attraverso le connessioni legittime.

Inoltre, i firewall legacy non sono progettati per rilevare e bloccare il traffico cifrato, che è comune per il ransomware. Il ransomware spesso utilizza la crittografia per nascondere il proprio traffico e aggirare i controlli di sicurezza tradizionali.

Per questi motivi, i firewall legacy possono essere inefficaci nel proteggere contro il ransomware, ed è importante utilizzare soluzioni di sicurezza più avanzate come endpoint protection, firewall next-generation, Intrusion Prevention System (IPS) e soluzioni di backup dei dati per proteggere i sistemi dalle minacce di ransomware.

Come si possono rilevare e bloccare le minacce ransomware?

Ci sono diverse tecniche che possono essere utilizzate per rilevare e bloccare le minacce di ransomware:

    Utilizzare un software di sicurezza endpoint: questo tipo di software è progettato per proteggere i sistemi individuali dalle minacce di malware, tra cui il ransomware. Può rilevare e bloccare il malware prima che esso possa crittografare i file.
    Utilizzare un firewall next-generation: questi firewall sono progettati per proteggere la rete contro le minacce avanzate, tra cui il ransomware. Possono rilevare e bloccare il traffico sospetto utilizzando tecniche di analisi comportamentale e di deep-packet inspection.
    Utilizzare un Intrusion Prevention System (IPS): un IPS è progettato per rilevare e bloccare le minacce di rete, tra cui il ransomware. Utilizza regole di sicurezza ed analisi del traffico per identificare e bloccare il traffico dannoso.
    Utilizzare un sistema di backup dei dati: creare copie dei dati importanti in una posizione sicura e separata può aiutare a ripristinare i file in caso di attacco di ransomware.
    Utilizzare una soluzione di sicurezza di tipo sandboxing: una soluzione di sandboxing è progettata per eseguire il codice sospetto in un ambiente isolato per rilevare eventuali comportamenti dannosi.
    Adottare una buona formazione degli utenti: educare gli utenti su come riconoscere ed evitare le email di phishing ed i siti web compromessi può aiutare a prevenire l'infezione del ransomware.

In generale, la combinazione di queste tecniche può aiutare a proteggere i sistemi dalle minacce di ransomware, ma è importante mantenere sempre il software di sicurezza e i sistemi aggiornati e fare frequenti backup dei dati

Cosa fare quando si subisce un attacco ransomware?

Se si sospetta di essere stati colpiti da un attacco di ransomware, è importante seguire queste linee guida:

    Disconnettere immediatamente il sistema dalla rete: questo può impedire al ransomware di diffondersi ulteriormente.
    Identificare il tipo di ransomware: questo può aiutare a determinare il modo migliore per ripristinare i file e rimuovere il malware.
    Non pagare il riscatto: pagare il riscatto non garantisce che i file verranno decifrati e potrebbe incoraggiare gli hacker a effettuare ulteriori attacchi.
    Ripristinare i file dai backup: se si dispone di un sistema di backup affidabile, è possibile utilizzarlo per ripristinare i file criptati.
    Rimuovere il malware: utilizzare un software anti-malware per rimuovere il ransomware dal sistema.
    Monitorare la situazione: dopo aver rimosso il malware, è importante monitorare il sistema per assicurarsi che non vi sia più alcuna attività sospetta.
    Informare le autorità: segnalare l'attacco alle autorità competenti può aiutare a individuare gli aggressori e prevenire futuri attacchi.
    Fare una valutazione della sicurezza: una volta ripristinati i sistemi, è importante fare un'analisi per identificare le vulnerabilità sfruttate dall'attacco e migliorare la propria protezione.
    Informare gli stakeholder: se l'attacco ha colpito un'azienda, è importante informare i propri clienti, dipendenti e altri stakeholder per spiegare loro cosa è successo e cosa si sta facendo per risolvere la situazione.

Come funziona il cripto-ransomware?

Il cripto-ransomware è un tipo di malware che utilizza la crittografia per rendere i file dell'utente inaccessibili. Il malware entra nel sistema dell'utente attraverso una varietà di metodi, come l'apertura di un allegato email dannoso, la navigazione su siti web dannosi o l'utilizzo di software vulnerabili. Una volta all'interno del sistema, il malware inizia a cifrare i file dell'utente utilizzando un algoritmo di crittografia forte. Una volta che i file sono cifrati, l'utente non può più accedervi.

Il cripto-ransomware mostrerà quindi un messaggio di riscatto all'utente, chiedendo un pagamento in cambio della chiave di decrittografia per decifrare i file. Il pagamento spesso deve essere effettuato in valuta virtuale, come Bitcoin, per garantire l'anonimato degli aggressori.

Il cripto-ransomware può essere particolarmente pericoloso in quanto i file cifrati possono essere difficili o impossibili da decifrare senza la chiave di decrittografia. Ciò significa che l'utente potrebbe essere costretto a pagare il riscatto per recuperare i propri file, o a perderli per sempre.

Per prevenire gli attacchi di cripto-ransomware, è importante mantenere i software e i sistemi aggiornati, utilizzare software di sicurezza affidabile, evitare di aprire allegati email sospetti o di navigare su siti web dannosi, e fare copie di backup regolari dei propri file. In caso di attacco di cripto-ransomware, è importante non pagare il riscatto e contattare immediatamente gli esperti di sicurezza per valutare le opzioni disponibili per il recupero dei file. In alcuni casi, gli esperti di sicurezza possono essere in grado di utilizzare tecniche di decrittografia per recuperare i file senza dover pagare il riscatto. Inoltre, è importante tenere presente che pagare il riscatto non garantisce sempre il recupero dei file, e può anche incoraggiare gli aggressori a continuare con questi attacchi.

Come scoprire il tipo di ransomware da cui si è stati colpiti?

Ci sono diversi modi per scoprire di quale tipo di ransomware si è stati colpiti, tra cui:

    Riconoscere le estensioni dei file criptati: molte famiglie di ransomware utilizzano specifiche estensioni per i file criptati, come .crypt, .lock, .enc. Riconoscere queste estensioni può aiutare a identificare il tipo di malware.
    Utilizzare un software di analisi malware: alcuni software di sicurezza possono essere utilizzati per analizzare il malware e identificare la sua famiglia.
    Utilizzare un servizio di identificazione malware: ci sono servizi online che possono analizzare un campione di malware e identificare la sua famiglia.
    Utilizzare un servizio di decrittazione: alcune organizzazioni offrono servizi di decrittazione specifici per alcune famiglie di ransomware, ma non sempre è possibile utilizzarli.
    Utilizzare un esperto: un esperto in sicurezza informatica può analizzare il malware e determinare di quale tipo si tratta.
    Utilizzare una soluzione di sandboxing: una soluzione di sandboxing è progettata per eseguire il codice sospetto in un ambiente isolato per rilevare eventuali comportamenti dannosi.

Una volta identificato il tipo di ransomware, è possibile cercare informazioni sul modo migliore per ripristinare i file e rimuovere il malware. In alcuni casi, potrebbero essere disponibili strumenti o soluzioni specifiche per decifrare i file criptati dal ransomware in questione. Inoltre, potrebbe essere necessario utilizzare una combinazione di tecniche, come la rimozione manuale del malware e l'utilizzo di software di sicurezza per rimuovere completamente il malware dal sistema. In generale, è importante mantenere sempre i sistemi e il software di sicurezza aggiornati e fare frequenti backup dei dati per proteggersi contro gli attacchi di ransomware.

Quali sono le forme più comuni di ransomware?

Ci sono diverse forme di ransomware, ma alcune delle famiglie più comuni sono:

    Cryptolocker: uno dei primi e più noti ransomware, che cripta i file sul sistema infetto e chiede un riscatto per decifrarli.
    WannaCry: un ransomware che si diffonde rapidamente attraverso un exploit noto come EternalBlue, utilizzato per attaccare sistemi Windows non aggiornati.
    Locky: un ransomware che cripta i file sul sistema e chiede un riscatto in bitcoin per decifrarli.
    Cerber: un ransomware che cripta i file e utilizza una voce sintetizzata per comunicare con gli utenti e chiedere il riscatto.
    Petya/NotPetya: un ransomware che utilizza un exploit noto per diffondersi rapidamente in una rete, criptando i file sul disco rigido e rendendo il sistema inutilizzabile.
    Ryuk: Ransomware che si diffonde principalmente attraverso email di phishing e si concentra principalmente sugli attacchi a grandi aziende.
    REvil: Ransomware che si concentra principalmente sulla cifratura dei file delle aziende e chiede riscatti molto elevati.
    SamSam: un Ransomware che mira principalmente alle aziende, diffondendosi principalmente attraverso exploit di vulnerabilità o attraverso l'accesso remoto al sistema.

Questi sono solo alcuni esempi delle famiglie di ransomware più comuni, ma ce ne sono molti altri in circolazione. È importante sapere che i cyber criminali sono sempre alla ricerca di nuove forme di ransomware per sfruttare le vulnerabilità e sfuggire ai sistemi di sicurezza.

Come ha avuto origine il ransomware?

Il ransomware ha avuto origine negli anni '80, quando alcuni criminali informatici hanno iniziato a utilizzare il malware per criptare i file sui sistemi degli utenti e chiedere un riscatto per decifrarli. La prima forma conosciuta di ransomware è stata chiamata "AIDS Trojan" e si diffondeva attraverso dischi floppy infetti. Il malware criptava i file sul sistema e chiedeva un riscatto in denaro per decifrarli.
Con l'evoluzione della tecnologia e l'aumento dell'utilizzo di internet, il ransomware è diventato sempre più sofisticato e difficile da rimuovere. Oggi, i cyber criminali utilizzano diverse tecniche per diffondere il ransomware, come l'iniezione di codice malevolo su siti web compromessi, l'invio di email di phishing, la sfruttamento di vulnerabilità del sistema o attraverso software malevoli.
Il ransomware è diventato una minaccia globale per le aziende e gli individui, causando perdite economiche significative e rendendo i dati inaccessibili. Per questo, è importante essere sempre vigilant e mantenere sistemi e software di sicurezza aggiornati, fare backup regolari dei dati e seguire le buone pratiche di sicurezza informatica per prevenire gli attacchi di ransomware.

Come si è evoluto il ransomware?

Il ransomware si è evoluto in diversi modi nel corso degli anni.

    Sofisticazione: I cyber criminali hanno sviluppato forme sempre più sofisticate di ransomware, utilizzando tecniche avanzate per criptare i file e rendere difficile la decifrazione.
    Diffusione: Inizialmente i ransomware si diffondevano principalmente tramite dischi floppy infetti, ma con l'aumento dell'uso di internet e la diffusione dei sistemi operativi Windows, i cyber criminali hanno iniziato a utilizzare nuove tecniche di diffusione come email di phishing, exploit, attacchi di ingegneria sociale, ecc.
    Riscatti: I riscatti iniziali erano relativamente bassi, ma con il tempo i cyber criminali hanno iniziato a chiedere riscatti sempre più alti per decifrare i file.
    Ransomware-as-a-Service (RaaS) : Una tendenza sempre più diffusa è la creazione di ransomware-as-a-service (RaaS) dove i cyber criminali forniscono un kit per creare il proprio ransomware a chiunque voglia utilizzarlo in cambio di una commissione sul riscatto.
    Ransomware Targeted: I cyber criminali hanno iniziato a mirare specifici obiettivi, come aziende e organizzazioni governative, perché questi sono più propensi a pagare i riscatti per recuperare i propri dati.
    Ransomware Double extortion : Questa tipologia di ransomware cifra i dati e contemporaneamente ne ruba una copia per poi chiedere un riscatto per non diffonderli.
    Ransomware con propagazione: Ci sono stati casi di ransomware che si diffonde in modo autonomo all'interno della rete, rendendo difficile per gli amministratori di sistema identificare e contenere la minaccia.
    Ransomware IoT: Ci sono stati casi di ransomware che si diffonde anche su dispositivi IoT (Internet delle cose) come telecamere, router, ecc.

Questi sono solo alcuni esempi del modo in cui il ransomware si è evoluto nel corso degli anni. È importante sapere che i cyber criminali continueranno a sviluppare nuove forme di ransomware per superare le difese degli utenti e aumentare la loro capacità di guadagno. Pertanto, è importante essere sempre all'avanguardia in termini di sicurezza informatica, mantenere i sistemi e i software aggiornati, effettuare backup regolari dei dati e seguire le buone pratiche di sicurezza informatica per prevenire gli attacchi di ransomware. In caso di attacco, è importante avere un piano di ripristino e di risposta alla minaccia in atto per limitare i danni e riprendere il più rapidamente possibile le attività.

Come si può combattere la minaccia ransomware?

Ci sono diverse tecniche e soluzioni che possono essere utilizzate per combattere la minaccia del ransomware:

    Backup regolari: Uno dei modi più efficaci per proteggersi dal ransomware è effettuare backup regolari dei dati. In caso di attacco, i backup possono essere utilizzati per ripristinare i dati originali senza dover pagare il riscatto.
    Aggiornamenti software: Mantenere i software e i sistemi operativi aggiornati è fondamentale per evitare di essere colpiti da exploit e vulnerabilità noti.
    Antivirus e software di sicurezza: Utilizzare software di sicurezza come antivirus e firewall può aiutare a rilevare e bloccare il ransomware prima che possa causare danni.
    Email di phishing: Addestrare gli utenti a riconoscere e segnalare email di phishing può aiutare a prevenire la diffusione del ransomware attraverso questa via.
    Isolamento di rete: isolare i sistemi critici dalla rete può limitare la diffusione del ransomware all'interno dell'organizzazione.
    Protezione endpoint: Utilizzare soluzioni di protezione endpoint avanzate per rilevare e bloccare il malware in tempo reale.
    Protezione del cloud: Utilizzare soluzioni di sicurezza per proteggere i dati in cloud.
    Protezione IoT : Utilizzare soluzioni di sicurezza per proteggere i dispositivi IoT (Internet delle cose)
    Protezione reti: Utilizzare soluzioni di sicurezza per proteggere le reti dalle minacce esterne e interne, come firewall avanzati, intrusion detection e prevention system (IDPS) e soluzioni di sicurezza basate sull'intelligenza artificiale e sul machine learning.
    Piano di ripristino e di risposta alla minaccia: Avere un piano di ripristino e di risposta alla minaccia in atto per limitare i danni e riprendere il più rapidamente possibile le attività, in caso di attacco.
    Collaborazione con esperti di sicurezza: Collaborare con esperti di sicurezza per monitorare e proteggere le proprie reti, identificare e rispondere alle minacce, e prevenirle in futuro.
    Pagamento del riscatto: L'ultima opzione da considerare è il pagamento del riscatto solo se non si hanno altre opzioni e solo dopo aver valutato attentamente i rischi e i costi, e aver consultato esperti di sicurezza.

E' importante che le soluzioni di sicurezza siano sempre allineate alle nuove minacce e siano aggiornate di continuo per avere la massima protezione possibile.

Contrasto al "movimento laterale" del ransomware con la segmentazione

Il movimento laterale è una tecnica utilizzata dagli aggressori per diffondere il malware all'interno di un'organizzazione una volta che hanno ottenuto l'accesso a un sistema. Il contrasto al movimento laterale si concentra sull'impedire agli aggressori di muoversi all'interno dell'organizzazione una volta che hanno ottenuto l'accesso a un sistema. La segmentazione della rete è una tecnica comune utilizzata per contrastare il movimento laterale. La segmentazione della rete consiste nell'isolare i sistemi critici dalla rete utilizzando firewall, VLAN o altri meccanismi di isolamento. In questo modo, gli aggressori non possono utilizzare il movimento laterale per diffondere il malware ad altri sistemi all'interno dell'organizzazione. L'uso di tecnologie come la microsegmentazione, che consente di isolare le risorse all'interno di una singola subnet, può anche essere utilizzato per limitare ulteriormente la capacità degli aggressori di diffondere il malware all'interno dell'organizzazione. E' importante che la segmentazione della rete sia progettata e implementata in modo appropriato per garantire che gli utenti possano continuare a svolgere le loro attività normali, mentre si limita la diffusione del malware.

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Autore

Giovanni Grandesso è un "informatico", appassionato di informatica, elettronica e tecnologia dagli anni '80. Oggi, dopo un percorso formativo ed esperenziale molto variegato e costantemente in evoluzione, è specializzato nella redazione di Perizie tecniche in ambito digitale (ICT) oltre ad essere impegnato come Consulente Tecnico Senior di Parte Civile (CTP) a supporto di privati, aziende, Avvocati e Studi Legali o, in ambito forense, come Consulente Tecnico d'Ufficio (CTU).